A
Corrado LA RUSSA

nel giorno della festa di commiato
Marina di Marathea
"La Tana" 12 marzo 1994


Era una lunga notte d'una estate.
La luna risplendeva, su nel cielo,
il mare era lucente e, incontrastate,
salpavano le navi, da quel molo,
in uno smistamento prodigioso,
tutto sembrava strano e misterioso.
Questa magica scena dello "Stretto",
mi fu offerta da Corrado e Gino,
quando restare a Reggio fui costretto:
Corrado è stato sempre a me vicino.
Lui mi lasciava solo per scortare,
su Napoli o Salerno, il cellulare.

Riserva permanente, giorno e notte,
era una garanzia per l'Impianto,
pronto a partire, per tutte le rotte,
senza badar se guadagnava, e quanto.
Questo nell' emergenza. In generale,
lui non si accontentava d'un locale.

E dopo quarant'anni, sto cristiano,
di dedizione all'Ente Ferrovia,
costretto è stato ad emigrar lontano,
per non alimentar la gelosia.
Non capito, per cui il vecchio detto:
"Nessun profeta in patria è bene accetto"!

L'amico degli amici è ritenuto,
disponibile in ogni occasione.
La sua "Berlina", e questo è risaputo,
per tutti è sempre a disposizione.
Amici tal s'incontrano di rado:
come si può dimenticar Corrado.

Guardati intorno e vedi quanti amici,
accorsi sono qui, da ogni Impianto,
a festeggiar, insieme a te, felici,
in questo luogo salubre d'incanto,
la fine del periodo del lavoro,
per cominciare, tosto, quello d'oro.

E dopo questa liberazione,
perché esaurito è il tuo mandato,
scordarti devi d'Elio Brancaglione,
di Tito, Raffaele e Consolato.
Scordati pure della Gelsomino,
scordati pur, se puoi, della Scordino.

Torna a girar pel Corso Garibaldi,
sì come, ai vecchi tempi, si faceva,
quando la Banca ci elargiva i soldi,
e festa di Madonna si svolgeva.
E infine si andava, in santa pace,
a visitare i Bronzi di Riace.

Gli anni migliori della nostra vita,
son certamente quelli in quiescenza,
paragonabili all'età fiorita.
Con una sola grande differenza:
più tempo e soldi ha chi è in pensione,
peccato che c'è qualche.... disfunzione.

L'augurio che ti formulo, Corrado,
possa godere a lungo la pensione
insieme alla famiglia, e che ogni guado,
tu possa superar senza apprensione.
D'ora in poi saran giorni felici,
brindo a Corrado, amico degli amici.

Igino Di Tommaso
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